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Museo Paleontologico “Luigi Boldrini” Pietrafitta

Museo Paleontologico “Luigi Boldrini” Pietrafitta

Paleontologia / Piegaro

La collezione dei fossili, tesoro di inestimabile valore scientifico, soprattutto per il numero di specie rinvenute, considerata uno dei più ricchi e importanti patrimoni paleontologici a livello europeo, finalmente ha trovato un'adeguata sistemazione nei locali del Museo Paleontologico “Luigi Boldrini” di Pietrafitta.

La collezione di resti fossili delle ligniti quaternarie di Pietrafitta, è ora costituita da alcune migliaia di campioni ed è divenuta nel suo genere una della più importanti raccolte attualmente conosciute in Europa.

La “star” della collezione è senz’altro il mammuth, riferito alla specie Mammuthus meridionalis. Tra i perissodattili, spettacolari sono gli scheletri del rinoceronte Stephanorhinus etruscus, mentre piuttosto rari sono i resti di cavallo (Equus sp.), che evidentemente nel Pleistocene prediligeva ambienti più aridi rispetto a quelli, rigogliosi, presenti a Pietrafitta. Ricchissima la collezione di artiodattili, con almeno due specie di cervi (tra cui la forma gigante Praemegaceros obscurus) e con una delle testimonianze più antiche d’Europa per il gruppo dei bisonti, rappresentati dalla specie arcaica Eobison degiulii. Degna di nota anche la presenza di un primate, la bertuccia Macaca sylvanus, e del castoro Castor fiber, entrambi presenti con record tra i più ricchi d’Europa. Tra i carnivori di Pietrafitta compaiono un ghepardo gigante (Acinonyx pardinensis), un orso di taglia medio-piccola (Ursus etruscus), un mustelide semiacquatico (Pannonictis nesti), oltre a testimonianze di frequentazione di iena rappresentate da escrementi fossili (coproliti).

Gli uccelli, generalmente molto rari nel record fossile, sono invece molto abbondanti a Pietrafitta, con circa 200 resti scheletrici identificati. La maggior parte è riferibile a specie acquatiche o semiacquatiche simili a quelle oggi presenti nell’area mediterranea, ma con qualche notevole eccezione. Ad esempio, spiccano alcune ossa di un grosso gallo (genere Gallus), che non era mai stato rinvenuto in nessun sito europeo del Pleistocene.

I vertebrati “a sangue freddo”, ossia gli ectotermi di Pietrafitta, sono stati oggetto recentemente di studi approfonditi. Rispetto alle precedenti conoscenze, il numero delle specie riconosciute è aumentato, con almeno quattro pesci d’acqua dolce, due anfibi (tra cui l’importantissima segnalazione europea del genere Latonia, una rana “gigante” che si credeva estinta milioni di anni prima), almeno tre serpenti (tra cui la rarissima segnalazione di una vipera orientale) e alcuni splendidi fossili di testuggine palustre e testuggine di Hermann.

Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.

Orario Apertura

Mar. Gio. Dom.
9.00-13.00
15.00-18.30

Biglietti

Intero: € 4,00
Ridotto: € 2,00

Servizi

  • Attività Didattica
  • Mostre
  • Visite Guidate

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Via Papa Giovanni XXIII
06066 Piegaro - Perugia
Tel: +39 320 3097808
5331
Aggiornamento Pagina: 03/07/2023