Nei quattro piani dell’antico palazzo comunale sono esposti centinaia di oggetti, originali e preziosi, che aiutano a ripercorrere la storia del calcolo e della matematica. Si possono ammirare un cono di fondazione e tavolette sumere di 4.500 anni, lapidi romane ed iscrizioni etrusche, abachi, suan pan cinesi, soroban giapponesi, schoty russi, un astrolabio, una tavola per contare medioevale, quipù inca e chimpù peruviani, la “Summa” di Luca Pacioli, cilindri e bastoni di Nepero, compassi di proporzione, la Pascalina, regoli e nomogrammi, aritmografi, calcolatrici, meccaniche, elettromeccaniche, elettroniche e programmabili, computer.