Sorto per volontà testamentaria di Giovanni Scaramangà, commerciante di origine greca e grande raccoglitore di memorie su Trieste, il museo ha esposto per la prima volta le sue raccolte nel 1962. Allora come oggi, i visitatori sono invitati a percorrere le stanze di quella che era l’abitazione del Fondatore situata in un edificio costruito nella seconda metà del XVII secolo e affacciato sulla piazza Sant’Antonio in fondo al Canal Grande. Nell’appartamento alcuni ambienti sono stati conservati inalterati approvando l’idea del museo d’ambiente, mentre altri sono stati adattati alle esposizioni.
Il museo è collocato nell'edificio dove abitò Giovanni Scaramangà. La collezione di oltre 6.500 pezzi, espone a rotazione, mobili, porcellane, argenteria, quadri, stampe e libri.