Il Museo di Trieste Campo Marzio è un museo dedicato interamente al mondo ferroviario, con un focus particolare sulla storia delle ferrovie del Friuli, della Venezia‐Giulia e delle terre un tempo italiane dell'Istria e della Dalmazia.
Ospitato in un braccio della stazione di Trieste Campo Marzio, rappresenta il primo esempio di museo‐stazione in Italia: il luogo stesso, un’affascinante stazione di testa in stile liberty del 1906, è parte integrante dell’esposizione, perché si tratta di un gioiello architettonico raro da ritrovare in Europa. La stazione, che all’epoca si chiamava Trieste Sant’Andrea, fu costruita nel 1906 dalle Ferrovie dell’impero Austro‐Ungarico.
La sua storia si intreccia con quella del luogo che la ospita: alla fine della Grande Guerra infatti entrò a far parte delle ferrovie italiane, ma lo spostamento dei confini seguito alla Seconda Guerra Mondiale determinò un progressivo calo di importanza che portò alla chiusura del servizio nel 1958.
Il museo conserva numerosi cimeli storici: oggetti, diorami, plastici, vestiti e strumentazioni che raccontano ogni aspetto della vita lungo la ferrovia. Osservando questi reperti di archeologia industriale possiamo capire quanto fosse diverso far muovere un treno su un binario rispetto ad oggi.
All’esterno, lungo i quattro binari tronchi, si trovano anche dei rotabili storici unici nel loro genere: si tratta in molti casi di locomotive e carrozze austroungariche e tedesche ottenute come conto riparazione danni di guerra. È così che la storia di questi treni ci racconta in piccolo la grande Storia di questi territori.