Il Museo conserva campioni di minerali cuneesi e alpini così come reperti fossili delle Langhe e del Roero, e minerali dalla Collezione Rolleri, acquisita tempo fa dalla Fondazione Federico Sacco. Sono inoltre ospitati in museo interessanti campioni di lapilli e bombe laviche, frutto della donazione dello studioso Daniele Russo, a legare simbolicamente il nostro territorio alpino ai vulcani primigeni e “padri” del Monviso quando le rocce del Re di Pietra facevano parte del pavimento oceanico. La foresta fossile di Fossano offre al museo reperti di legno, foglie e antenati delle odierne chiocciole di terra, a testimoniare e raccontare l’interessantissima scoperta dell’ornitologo Pierluigi Beraudo avvenuta nel 2016 fra le marne del torrente Stura.
Il filo conduttore tra i materiali esposti è ispirato alla figura di Federico Sacco, insigne geologo, paleontologo e glaciologo fossanese autore di più di 700 tra pubblicazioni e cartografie a cavallo tra Ottocento e Novecento, tra i padri nobili della “Carta geologica d’Italia” che molto deve al Suo contributo. Non manca una sezione didattica attrezzata con Lim e materiali studiati ad hoc ove il Museo ospita insegnanti e divulgatori della materia.