1999 - E’ l’anno della realizzazione del sogno inseguito dall'artista Omero Bordo sin dal 1964, quando maturò in lui un diverso rapporto con il mondo etrusco. Nasce l’“Etruscopolis”, una vera città sotterranea, dove si snoda un itinerario suggestivo che va dal plastico dell’antica Tarquinia (modellato dallo stesso Omero), per giungere nelle grandi cavità, nelle quali sono state disposte le teche che contengono le opere di ceramica, coroplastica e le sculture in bronzo realizzati in trent’anni di lavoro. In altre sono posti gli oggetti d’uso quotidiano, utensili di chirurgia, ex-voto, armi e altri oggetti, tutti realizzati in bronzo, che forniscono un quadro esauriente dello spirito etrusco, reso dalla mediazione artistica d’Omero Bordo.
Al termine del percorso, vi sono le riproduzioni esatte delle tombe dipinte. V’è una sorta di disposizione temporale degli oggetti e delle riproduzioni; da ambienti luminosi si passa ad altri dove la luce è meno intensa, con ombre che permeano di un’atmosfera mistica le cavità dove sono state ricostruite le tombe. Oltre a queste l’uscita, un camminamento in salita che porta all’esterno. Si ha realmente l’impressione di aver compiuto un reale viaggio nel passato, di essere usciti da un’altra dimensione storica.