Il visitatore fa parte del museo. Tanto più in un museo dove si ascolta una voce in grado di emozionare come quella di Enrico Caruso. Il museo vuole accogliere e far proprie le emozioni che suscita per calarsi all’interno di un mito. Vuole ripercorrere, anche in risvolti umani irripetibili, la vicenda del teatro d’opera che continua ad affascinare persone in tutto il mondo e confrontarsi con l’avventura della voce. Insomma, un museo vivo che mette in gioco tutte le sue anime, da quella degli appassionati dell’Associazione Museo Enrico Caruso, Centro studi carusiani, che per anni hanno raccolto e conservato documenti e reperti, ai cittadini di Lastra a Signa, primi custodi del patrimonio condensatosi intorno alla villa di Bellosguardo, dai melomani che ci auguriamo possano trovare qui una nuova casa agli studiosi che, insieme al comitato scientifico, aprono nuove piste di conoscenza e di fruizione.