Vi sono esposti paramenti sacri dal XVI al XVIII secolo, di produzione romana e sarda; una interessante dotazione di argenti sacri e piastre confraternali (secoli XVIII-XIX, bottega sassarese degli Alfani, altri argentieri sardi e locali); alcune statue lignee, San Francesco d'Assisi (XVII secolo, bottega sarda), San Giuseppe (XVII secolo, intagliatore sardo), e, di particolare rilevanza, una "Dormitio Virginis" del XVI secolo. Le tele di scuola manierista costituiscono il cuore della collezione.
Tra queste risaltano la Nascita di Gesù, di cui non è stato ancora individuato l'autore, e il Miracolo di San Pantaleo, del 1595, una delle poche opere rimasteci del noto pittore ogliastrino Andrea Lusso. Notevole anche la Natività, della prima metà del XVIII secolo, che rientra a pieno titolo nel barocco piemontese. Un secondo filone espositivo è dedicato ai riti della Settimana Santa nella tradizione popolare di Martis, espressi nel prezioso crocifisso del XV secolo, e nella costumistica dei confratelli di Santa Croce e del Rosario. Sono esposti anche reperti archeologici del territorio.