Il Museo, denominato recentemente Mudas Museum, rappresenta l’espressione della vitalità religiosa e culturale della città e si colloca in fecondo dialogo con il ricco patrimonio artistico-religioso accumulato in secoli di storia in tutto il territorio aretino.
Attualmente il museo si sviluppa in cinque sale: una di queste accoglie tre rari crocefissi lignei del XII e XIII secolo, mentre il clima rinascimentale all’interno del Museo è rappresentato da opere pittoriche nelle quali è evidente il segno lasciato da Piero della Francesca.
Il nucleo di opere vasariane è ben rappresentato dallo stendardo processionale eseguito da Giorgio Vasari per la Compagnia dei Peducci nel 1549 e costituito da due raffinatissime tele raffiguranti la Predica del Battista e il Battesimo di Gesù, un grande tondo databile al 1557, in origine un cielo da baldacchino in seta rossa raffigurante la Madonna della Misericordia che ripete un’iconografia molto diffusa nell’arte aretina tra XV e XVI secolo e poi ancora una predella con Storie di David, che in origine era parte integrante della grande tavola che si conserva presso il Museo statale d’Arte Medioevale e moderna di Arezzo e proveniente dalla chiesa di San Rocco, oggi distrutta.