Il percorso museale è costituito da pannelli esplicativi, da alcuni modelli in scala e da quattro video in lingua italiana e inglese, ha un taglio scientifico-didattico e racconta la storia del basso Mincio, una porzione di territorio che è sempre stata strategicamente importante per il controllo delle acque della città di Mantova. Si passa dall’abitato etrusco del Forcello (VI – IV secolo a.C.) al castrum di Governolo, dai progetti di Gabriele Bertazzolo (1570 – 1626), il più famoso degli ingegneri idraulici mantovani che qui operò per conto del Ducato gonzaghesco, all’attuale disposizione e funzionamento della Conca, che oggi come in passato rende possibile la navigazione fluviale, commerciale e turistica, del fiume Mincio, mettendo in collegamento i laghi di Mantova con il fiume Po ed il mare Adriatico. Il filo conduttore è l’acqua, intesa come risorsa indispensabile all’insediamento, all’agricoltura, alla difesa militare, alla comunicazione e al commercio. Essa è al contempo elemento vivificante e, con le alluvioni, minaccia alla sopravvivenza delle comunità.