Gli allestimenti, che hanno richiesto diversi anni di lavoro e l’impegno economico della locale Comunità Montana e del Comune di Chies d’Alpago, sono stati organizzati con maestria e professionalità in collaborazione con il Prof. Edoardo Semenza, docente di Geologia all’Università di Ferrara, recentemente scomparso, con il Prof. Renzo Stefani, docente di Anatomia Comparata all’Università di Cagliari, e con altri collaboratori.
I risultati di tanti anni di paziente lavoro sono ora apprezzabili nei tre piani dell’edificio che espone con indirizzo didattico ricchissime collezioni e reperti di tutte le sezioni delle Scienze Naturali riferibili alla Provincia di Belluno. Di notevole interesse, tra queste, possiamo citare i diorami, le ricche collezioni di funghi (micoteca) e di legni in sezione (xiloteca) e, tra i reperti esposti, una mandibola di Odontoceto (specie simile ai delfini, che popolava l’antico mare dell’Alpago) e ancora, nell’esposizione dedicata ai pesci, il noto Sampierolo, pesce endemico del Lago di Santa Croce.