Il Museo di Santa Restituta è situato al di sotto della Basilica di Santa Restituta, in prossimità del Museo Archeologico di Pithecusae.
I lavori di scavo hanno permesso agli studiosi di identificare sia un'area cimiteriale sia un'area "industriale" in cui erano presenti i forni per la cottura della creta. I vasi pitecusani venivano lavorati e cotti proprio in quel punto per poi essere venduti ed esportati per tutto il Mediterraneo. È quindi possibile osservare cocci e frammenti di anfore per il vino, di statuette e di piatti raffiguranti figure divine, come ad esempio la Testa della ninfa Aretusa (IV secolo a.C.) e la Testa di Demetra (IV secolo a.C.), un lekythos d'argilla e vernice nera (IV secolo a.C.), un'antefissa in argilla a vernice rossa (VI secolo a.C.) o addirittura un'arula in marmo bianco levigata a scalpello (III secolo a.C.).