Numerosi e preziosi sono infatti reliquiari. Tra questi si segnala in particolare quello di San Fortunato, opera di Pietro Paolo de Aurificis (1509), artista oriundo di Valle Castellana ma attivo ad Ascoli nell’ambito del celebre orafo Pietro Vannini. Numerosi altri reliquiari, di tipologia diversa, furono donati alla Comunità locale da monsignor Ariodante Ciccolini, prelato vissuto per lungo tempo a Roma, che raccolse più di 400 ora adeguatamente sistemati presso la bella chiesa di Santa Viviana. Nel museo si ammira anche una statuetta del secolo XVII raffigurante San Pietro Apostolo.