Il Centro di documentazione “Baronio Vincenzi” intende essere un polo scientifico e culturale che approfondisce la vita e le opere del medico e chirurgo attivo a Cerreto di Spoleto tra la fine del Cinquecento e i primi anni del Seicento e, allo stesso tempo, espone una consistente raccolta di reperti antropologici. Ospitato all’interno dell’ex chiesa cinquecentesca dei SS. Gesù e Maria, è articolato in tre sezioni principali: una sala polivalente a livello stradale, due sale espositive per i reperti antropologici nei locali delle cripte e un laboratorio di studio e ricerca nel livello più basso dell’edificio. Vi sono ventitré mummie di uomini, donne e bambini, con uno stato di conservazione diversificato che va dalla completa mummificazione, riscontrata in otto individui, alla mummificazione parziale, per sette individui, fino alla totale scheletrizzazione riscontrata in otto corpi. L’analisi dei corpi rinvenuti insieme all’indagine paleopatologica ha permesso, inoltre, di diagnosticare casi di malattie che colpirono la popolazione locale tra il XVIII e la metà del XIX secolo. Di estremo interesse per la storia della chirurgia cranica nell’Umbria di fine Rinascimento è la presenza di un cranio appartenente ad un maschio giovane-adulto di circa 20-25 anni, con trapanazione e lunga sopravvivenza.