l Museo è articolato in quattro sale, al primo piano di un edificio originariamente destinato all’alloggiamento delle truppe. Il primo ambiente, dedicato al Prof. Giorgio Cucentrentoli di Monteloro ospita una serie di armi risorgimentali e la riproduzione della Fortezza, antecedente all’assedio del 1861, realizzata dall’Architetto Roberto Farinelli. La successiva stanza, cosiddetta "risorgimentale", accoglie quattro bacheche che contengono armi appartenute all'esercito borbonico e a quello sabaudo. La terza sala del Museo ospita un cippo confinario, una delle antiche colonne di travertino poste al confine tra il Regno delle Due Sicilie e lo Stato Pontificio. L'ultima stanza presenta due bacheche contenenti le armi più antiche: alcune pistole a pietra focaia, alcuni schioppi a miccia (XV secolo) e alcuni fucili da Fortezza sempre a pietra focaia.
Al piano terra un’ulteriore sala ospita una collezione di cannoni e obici, accompagnati da alcuni esemplari di palle di cannone, ed infine una riproduzione di un dipinto del Bossoli, in riferimento proprio all’ultimo assedio del 1861 cui fu sottoposta la Fortezza.