Il museo, con la sua collezione di materiali, apparecchiature, immagini, filmati e documenti, vuole illustrare la storia e l’evoluzione tecnica dell’attività subacquea, dai primordi fino alla fine del secolo scorso. È così che dentro i locali trovano posto maschere, mute, fucili subacquei, erogatori, computer, custodie fotografiche e cinematografiche e molto altro ancora.
Particolarmente ricca la collezione di macchine fotosub e di custodie, profondimetri, bussole e computer subacquei. In bella vista anche il primo pezzo di un erogatore Scubapro, che appare dorato come un gioiello, e in un’altra sala un ROV (Remotely Operated Vehicle), sottomarino a comando remoto che fu utilizzato per monitorare il relitto della superpetroliera Haven affondata davanti ad Arenzano, in Liguria.