La collezione di calzature, di cui si avvale il museo, documenta l'intero arco di attività di Salvatore Ferragamo, dal suo ritorno in Italia nel 1927 fino al 1960, anno della morte, mettendo in luce la capacità tecnica ed artistica di Salvatore, che attraverso la scelta dei colori, la fantasia dei modelli e la sperimentazione dei materiali seppe offrire un contributo fondamentale allo sviluppo e all'affermazione del "Made in Italy".
Alcuni modelli dimostrano il rapporto di Salvatore Ferragamo con gli artisti dell'epoca, come il pittore futurista Lucio Venna, autore di alcuni bozzetti pubblicitari e della nota etichetta delle calzature Ferragamo; altri provano la continua ricerca della perfetta calzata e l'invenzione di particolari costruzioni e di materiali, dalla celebre 'zeppa' di sughero, brevettata nel 1936 e subito copiata in tutto il mondo alle tomaie in rafia o cellofan, la carta per le caramelle, adottate durante il periodo della Seconda Guerra mondiale. Vi sono, inoltre, calzature famose per essere state create per le star di Hollywood, come Marilyn Monroe, Greta Garbo, Audrey Hepburn.