La canonica di Gemona del Friuli del 1360 accoglie oggi il nuovo Museo della Pieve e Tesoro del Duomo e l'Archivio storico plebanale che custodisce i più antichi registri battesimali conosciuti (a partire dal 1379).
Sono raccolte opere di pittura e scultura di autori locali (XIII-XIX sec.) e arredi sacri, provenienti dalle chiese gemonesi distrutte dal terremoto e non più utilizzate dopo la ricostruzione. Un'importante sezione è dedicata ai codici del XIII-XIV sec. di scuola bolognese-padovana, riccamente ornati da splendide miniature, ai libri liturgici e ai codici musicali.
Il Tesoro del Duomo comprende alcune delle più belle realizzazioni dell'oreficeria friulana del XV sec. (ostensorio del 1434 di Nicolò Lionello, reliquiari di argento dorato, cristalli, smalti filigranati, pietre dure, ecc.), due bronzi dorati di Girolamo Campagna, opere moderne di oreficeria sacra, una preziosa collezione di paramenti liturgici, ricami e pizzi, di cui il più antico risale al XVI sec.