In quelle che in origine erano le cucine e le celle dei frati del vecchio convento, oggi sono raccolti e custoditi oggetti e arredi che riguardano il privato domestico, il lavoro femminile con il ricamo e la tessitura , l'istruzione con la scuola, il lavoro agricolo documentato con attrezzi per la lavorazione della terra , mentre i diversi mestieri, come sellaio, vasaio, cestaio, bottaio e altri sono rappresentati da attrezzi, materiali, strumenti ormai in disuso.
Un ampio settore del Museo è dedicato alla devozione popolare che, tra l'altro comprende un presepe permanente, realizzato dal Maestro Giuseppe Maselli, che riproduce le caratteristiche architettoniche del centro antico di Bitetto, una selezione di arredi e paramenti sacri, ex voto, numerosi oggetti religiosi e la ricostruzione ideale della cella del Beato Giacomo.
Alcuni ambienti sono caratterizzati da costumi popolari dei paesi limitrofi (Bitonto, Binetto, Giovinazzo, Modugno, Torritto) allestiti su manichini (realizzati dagli studenti del Corso di costume per lo spettacolo, docente Rita Faure dell'Accademia di Belle Arti di Bari).
La singolarità di questo museo è che una volta l'anno vive e si anima nella rappresentazione del Presepio vivente , offrendo in tal modo l'opportunità ai visitatori di assistere all'uso degli attrezzi che vi sono custoditi.