Il museo degli arredi e paramenti sacri della contrada della Chiocciola, è stato il primo di questo tipo realizzato a Siena se si escluse una sezione del museo dell’Opera del Duomo che raccoglie gli oggetti provenienti dalla cattedrale. Con spirito marcatamente innovativo quindi, la Chiocciola decise di esporre all’ammirazione dei visitatori tutti i suoi oggetti del culto che, con termine improprio e riduttivo erano stati da sempre classificati come “arti minori”. Una volta esposti ed opportunamente rivalutati, questi oggetti si sono invece rivelati in molti casi come vere e proprie opere d’arte che la contrada, dando ancora una volta prova di precorrere i tempi, ha voluto presentare in una forma didattica innovativa, affinchè chiunque possa meglio comprendere le radici devozionali profonde che hanno da sempre caratterizzato la vita dei rioni senesi.
Il museo è stato realizzato ristrutturando un preesistente ambiente già appartenuto all’ex monastero di S. Paolo adiacente all’omonima chiesa, collegandolo a questa attraverso un passaggio che sfocia nel transetto del tempio. L’idea della realizzazione, appoggiata con convinzione dal Seggio della contrada, si deve all’archivista del tempo, Piero Pallassini ed il progetto della sala e del suo arredamento, allo scultore Pierluigi Olla.