Scopo del museo è quello di illustrare il ciclo di lavorazione della canapa, pianta coltivata prevalentemente ad uso tessile e per cordami in tutta la Valnerina, sia nelle zone di montagna che, soprattutto, nei terreni lungo il fiume Nera denominati tuttora “Canapine”. Una sezione è interamente dedicata sia alla collezione tessile formata dal fondo “Lamberto Gentili” che da manufatti donati dagli abitanti di Sant’Anatolia di Narco.
Realizzati tra la fine del XVIII e la prima metà del XX secolo, tutti gli oggetti esposti sono realizzati in canapa, lino, lana e cotone, come sacchi per la farina, lenzuola, fasce per i neonati, coperte, teli per il pane. Parte integrante del Museo è il laboratorio di tessitura con telai manuali moderni, al contempo strumento didattico e laboratorio di studio. L’intento del Museo è infatti è quello di sviluppare, attraverso l’esperienza laboratoriale, la conoscenza di saperi e di abilità, tramandati dal passato con un potenziale collegamento con la realtà contemporanea.