Lo spazio espositivo è stato dedicato a quella schiera di illustri e validi scultori che si sono distinti nel panorama artistico italiano a cavallo tra Otto e Novecento.
Le opere, esposte sino a metà degli anni ‘90 nel museo degli artisti viggiutesi, dopo la trasformazione dello stesso in sede del museo dei picasass, giacevano dimenticate, in attesa di nuova destinazione, al secondo piano di Casa Butti. L’estate 2007 la grande svolta: la decisione di utilizzare lo splendido spazio espositivo di Villa Borromeo per riportare alla luce quelle preziose opere d’arte di artisti quali Antonio ed Angelo Bottinelli, Stefano Butti, Giuseppe e Luigi Buzzi Leone, Antonio e Giosué Argenti che hanno contribuito a diffondere il nome degli artisti viggiutesi a livello internazionale come garanzia di grande qualità artistica. Grazie a questa oculata decisione finalmente sono tornati alla luce capolavori pregevoli come il “Monumento al cacciatore delle Alpi”, “Terrore”, “Le prime rose”, “Ritratto di Felice Argenti” e molte altre.
Nell’orangerie sono raccolte circa ottanta opere, dai piccoli bozzetti del validissimo Giuseppe Buzzi Leone, rappresentanti animali, il busto ritratto in gesso di Felice Argenti di Stefano Butti, a quello del monumento ai Cacciatori delle Alpi di Luigi Buzzi Leone.