E' parte del Museo Civico ed è situato all'interno di un unico salone al primo piano dell'attuale stazione delle autocorriere. Conserva interessanti testimonianze sullo sviluppo e sull'evoluzione del territorio e della città di Finale Emilia attraverso i secoli. Spicca, al centro, il grande plastico lungo ben 16 metri che riproduce il centro storico di Finale, attraversato dal Panaro della Lunga, così come appariva all'inizio dell'800, dalla Torre dei Modenesi fino al Castello Estense. Numerosi reperti, mappe e gride documentano la vita e la navigazione fluviale che caratterizzarono la città fino alla fine dell'800.
Il museo ospita i modellini di una rascona (l'antica imbarcazione lunga circa 13 metri a fondo piatto utilizzata per il trasporto di merci e passeggeri) e del Bucintoro degli Specchi, la sfarzosa nave con cui si spostavano tra Modena e Ferrara i principi estensi e i loro ospiti. Particolarmente interessanti sono anche le testimonianze dell'antica numerazione civica settecentesca e i plastici che riproducono il convento dei Cappuccini, quello di Santa Chiara e l'intero territorio comunale agli esordi del seicento.
Da segnalare, infine, la Sezione Ebraica, caratterizzata da numerosi reperti frutto di donazioni e prestiti. Vi sono esposti una lapide del 1734 con il nome del rabbino Refael Shelomo Levi ed un lavello, anch'esso settecentesco, provenienti dalla camera mortuaria della Casa del Custode, oltre ad alcuni oggetti rituali prestati dalla Comunità Ebraica di Modena: tali oggetti sono esposti in una vetrina che contiene anche la medaglia e l'attestato di " Giusto del Mondo" conferiti nel 1974 a don Benedetto Richeldi.