Progettato da un gruppo di lavoro presieduto dallo scultore Giannino Castiglioni e dall'architetto Giovanni Greppi e costruito tra il 1936 e il 1940, il grandioso complesso è il più grande sacrario militare italiano. Una scalinata (22 gradoni di pietra bianca del Carso, su cui ricorre, scolpita a grandi lettere, la parola ‘presente’) segue il pendio di un’altura carsica e contiene i resti di 40.000 caduti.
Oltre a materiali bellici, cimeli, documentazione fotografica, filmica e cartacea inerenti la Grande Guerra, ed in particolare le vicende del fronte italiano, sono state allestite ricostruzioni di postazioni militari.