Il museo è ospitato in una parte dell'ex convento di San Domenico, edificio del XIV secolo in pieno centro storico della città. Le collezioni esposte sono incentrate principalmente sulla rivoluzione siciliana del 1848 e sulle fasi della spedizione dei Mille avvenute in Sicilia. Le sale espositive sono tre: il "Grande Salone", la " Sala Crispi" e la "Sala Meli". Nel Grande Salone sono conservati i cimeli di epoca risorgimentale, tra cui dipinti, divise militari, fotografie, incisioni, armi, oggetti di uso comune e busti di gesso e di marmo raffiguranti i protagonisti di questo periodo storico. La datazione dei reperti va dai moti del 1820-1821, a quelli del 1836-1837, alle rivolte del 1848-1849 (con particolarmente attenzione alla rivoluzione siciliana del 1848) e per terminare alle fasi della spedizione dei Mille avvenute in Sicilia.
Nella Sala Crispi sono stati ricomposti lo studio e lo scranno parlamentare di Francesco Crispi, mentre nella Sala Meli si trova lo studio di Giovanni Meli. Tra i reperti più importanti conservati nel museo ci sono una delle bandiere tricolori originali appartenente al piroscafo Lombardo che partecipò, insieme al Piemonte, alla spedizione dei Mille, e un cannone originale, comprensivo di proiettili dell'epoca, che venne utilizzato nel 1820 durante le rivolte in Sicilia. È anche conservata la lettera originale di rinuncia al titolo di Re di Sicilia da parte di Alberto Amedeo di Savoia.