Il Museo nasce dalla volontà di conservare e far conoscere ai cittadini chiavaresi i numerosi documenti e gli importanti cimenli che testimoniano il profondo legame di Chiavari e del suo entroterra con i protagonisti del Risorgimento: nel Museo sono, infatti, esposti gli alberi genealogici di garibaldi, mazzini e Bixio che attestano le loro origini chiavaresi. Tra i principali documenti risorgimentali spiccano numerose lettere autografe di garibaldi e Mazzini, 40 fascicoletti originale della "Giobane italia" e la stampa originale dell'elenco dei partecipanti alla Spedizione dei Mille. Le numerose litografie testimoniano episodi di battaglie risorgimentali. Documenti unici sono i tre registri relativi alla elezione dei pontefici Pio VIII, Leone XII, Gregorio XVI; unica è anche la cosiddetta "Lettera Graziosa" di Papa Innocenzo IV Fieschi. Al Museo del risorgimento è annesso, dal 1999, il Museo dei Combattenti (cimeli e reperti dei due conflitti mondiali).