Il museo del paracarro si trova nella parte iniziale della pista ciclabile che da Canezza porta a Palù del Fersina. Questo museo è senza dubbio tra i più originali dell’intera regione, voluto da Dario Pegoretti, il museo raccoglie infatti molte rocce stradali provenienti da tutto il mondo (con un occhio particolare al Trentino ovviamente).
L’idea nacque quando Pegoretti (cicloamatore ed ex operatore tecnico sulle strade trentine), notando queste pietre ammassate in un deposito perché non più a norma, considerò che esse provenivano dalle strade che avevano fatto la storia del ciclismo e volle rendere loro omaggio.
Le pietre infatti sono dedicate, tramite una piccola targhetta, ognuna ad un campione del ciclismo, portando così la mente del visitatore ai tempi delle mitiche imprese di questo sport.