La collezione museale di Palazzo Fabroni restituisce al visitatore un viaggio nel panorama artistico dell’arte contemporanea dal dopoguerra ai giorni nostri.
Il percorso prende avvio con le sale che ospitano le opere dei pistoiesi Mario Nigro, Gualtiero Nativi e Agenore Fabbri. Nati a Pistoia ma attivi al di fuori dei confini toscani, hanno lasciato il segno a livello nazionale operando attivamente nelle correnti dell’Astrattismo e dell’Informale. Interamente dedicata al pistoiese Fernando Melani è invece la sala in cui sono collocate opere di dimensioni maggiori e alcuni dei suoi particolari progetti artistici che non hanno trovato adeguato spazio nella casa-studio dell'artista sita in Corso Gramsci. Raffinato cultore della correnta dell’Astrattismo, Melani ha infatti percorso tutte le strade di questa corrente artistica, toccando Surrealismo, Neoplasticismo, Costruttivismo, Espressionismo Astratto, Minimalismo e Arte Povera.
L'itinerario museale prosegue lungo le sale che ospitano le opere donate al Comune di Pistoia da molti degli artisti intervenuti dal 1990 a Palazzo Fabroni con mostre personali o tematiche. Si tratta di un viaggio dall’Arte Povera al Concettuale, dalla Minimal Art alla Poesia visiva attraverso le opere di Roberto Barni, Bizhan Bassiri, Umberto Buscioni, Enrico Castellani, Giuseppe Chiari, Diego Esposito, Luciano Fabro, Alberto Garutti, Jannis Kounellis, Daniele Lombardi, Vittorio Messina, Nunzio, Claudio Parmiggiani, Alfredo Pirri, Renato Ranaldi, Gianni Ruffi, Daniel Spoerri e Marco Tirelli.