Il Museo del Costume Farnesiano si trova all'ultimo piano (secondo piano nobile) e al piano sottostante del Palazzo Farnese, uno dei monumenti più importanti del paese di Gradoli. È stato inaugurato nel dicembre del 1998 per mantenere vivo il patrimonio del paese.
Il museo si suddivide in diverse sale in cui ritroviamo una vasta riproduzione di abiti nobili e popolari, intimo, accessori, armi, armature, gioielli dell'epoca rinascimentale, utensili domestici per la lavorazione della lana e della canapa originari del '900. Gli abiti sono stati creati grazie all'osservazione di affreschi, quadri e stampe del '400, '500 e '600.
All'interno della prima sala, cosiddetta "Loggione" che il museo ci offre possiamo ritrovare abiti da cerimonia, nobiliari, maschili e femminili del 1400, in cui è evidente l'influenza della moda francese nello stile e nel taglio dei tessuti. Questa sala è detta loggione perché all'epoca dei Farnese era una loggia aperta; infatti negli affreschi sono rappresentati i paesaggi che si vedrebbero al di là della parete.
(Sala Intimo e accessori) Proseguendo il percorso si scende al piano sottostante tramite una scala di servizio, in cui si trova la sezione intimo e accessori. Al suo interno è possibile osservare abbigliamento intimo, guanti, copricapi, calze, scarpe e accessori vari sia maschili che femminili.
(Sala delle armi e dei monocromi) La sala, decorata con affreschi monocromi raffiguranti battaglie navali e terrestri, presenta armature e abiti del 1500. All'interno di questa sala è possibile prendere visione di video di approfondimento sul costume, la moda e la vita quotidiana del Rinascimento.
(Sala dei due camini) Sono esposti numerosi abiti del pieno Cinquecento in cui predomina lo stile Spagnolo introdotto dalla dominazione Borbonica in Italia. Le stoffe utilizzate, prodotte nei centri tessili di Firenze e Venezia sono soprattutto velluto, damasco, broccato e seta. Il costume che predomina questa sala è quello del Papa Paolo III (Alessandro Farnese),composto dal piviale impreziosito da gigli farnesiani d'oro.
(Sala della tessitura) Questa piccola saletta espone un telaio originale della fine dell'Ottocento e numerosi utensili per la lavorazione della lana e della canapa come fusi, rocche, pettini per la cardatura, scotole e ammaccatoi. Completano l'esposizione brocche, ceste, vecchi ferri da stiro, scolaricotta e scolapasta.
(Sala delle nozze) L'ultima sala del museo offre al visitatore un'attenta riproduzione della scena del matrimonio tra Ottavio Farnese e Margherita d'Austria. Tale riproduzione è stata possibile osservando l'affresco dei fratelli Taddeo e Federico Zuccari nel Palazzo Farnese di Caprarola nella sala dei fasti farnesiani.