Il museo, organizzato in quattro sale, promuove il patrimonio delle lame sarde e la storia della coltelleria esponendo gli oggetti raccolti dal mastro coltellinaio in anni di ricerca e di scambi.
Al suo interno è possibile vedere sia coltelli antichi (persino alcuni del XVI secolo) sia i coltelli più rappresentativi dei coltellinai sardi contemporanei (Francesco Trudu di Villacidro, Sebastiano Spanu di Dorgali e Barore Brundu di Pattada). Tra i coltelli esposti sono presenti vere e proprie opere d'arte che rappresentano la fauna sarda: coltelli con manici in corno, di ogni forma e colore, intarsiati e scolpiti in forma di cervo, cinghiale, muflone e aquila. Trovano spazio anche alcune sculture del pittore Archimede Scarpa di Selargius e di Efisio Pisano di Villacidro.
Una sala è stata allestita riproducendo un antico laboratorio di un fabbro "su ferreri" con gli arnesi originali del secolo scorso: sono presenti un mantice, un trapano a volano, una mola a pedale e un'antica incudine. Un’altra sala esibisce i prodotti attualmente disponibili per l’acquisto presso l’azienda.