La collezione comprende circa 300 esemplari accuratamente conservati e perfettamente funzionanti: piani a cilindro, grandi organi da fiera a cartoni forati, organi a cilindro portativi (che era cioè possibile portare a spalla), pianoforti pneumatici a rullo di carta, cassette musicali a disco o a cilindro, piani melodici e automi.
Tra gli strumenti più interessanti e rari si segnalano due antichi Floetenhuren (orologi a flauto) della fine del Settecento; alcuni grandi organi da fiera; un Welte Cottage Orchestrion, in grado di riprodurre il suono di strumenti diversi; due rarissimi Phonolizt Violina, strumenti che univano al suono del pianoforte quello di alcuni violini automatici; circa 60 piani a cilindro. Completano la raccolta circa 100 tra grammofoni e fonografi.
Marini acquista i primi strumenti musicali meccanici negli anni Cinquanta, spinto della passione per la meccanica e dalla curiosità per le soluzioni tecniche escogitate dai costruttori di questi particolarissimi oggetti; successivamente la trasferisce in un museo che apre a Savio sulla costa romagnola agli inizi degli anni Settanta.