Il Museo degli scavi di Piuro ha lo scopo di conservare, esporre e valorizzare i reperti ritrovati durante le campagne di scavo archeologico operate sul territorio colpito dalla frana del 1618.
Nella cappellina all´ingresso è esposta la campana fusa nel 1398 da Giovanni Enrico di Lorena, uno dei fonditori francesi che percorsero le nostre valli nel Cinque e Seicento. Apparteneva alla chiesa di Santa Maria di Piuro e fu rinvenuta nel 1639. Issata sul campanile di Sant´Abbondio nella Valledrana, fu assegnata al vicino museo nel 1980 quando si ruppe.
Vicino è un sedile in pietra, ritrovato nella zona di Piuro, affiancato da un´antica vasca circolare in pietra ollare con mascherone in rilievo. Sulla destra dell´entrata sono esposti tre pannelli, presenti anche all´interno, raffiguranti Piuro prima del 1618, dopo la frana e oggi.
Nella sala più interna sono esposti i reperti delle due campagne degli anni Sessanta. Partendo da sinistra, il primo armadio contiene alcuni "ciapón", come si chiamano i blocchi appena sgrezzati al tornio, elementi di conduttura idraulica, fornelle per la fusione dei metalli, blocchi torniti a fungo usati come ferma porte, rocchi di colonne e vari "botón", l´ultimo scarto tronco-conico nella tornitura, usato anche per pavimentare le strade.