Il museo si articola in tre sezioni, l’artistica, la storica ed l’archeologica, notevolmente accresciute con nuove opere e materiali e dotate di pannelli esplicativi e didattici che ne agevolano la vista. Tra gli obbiettivi principali, oltre alle attività di tutela, conservazione e promozione del patrimonio storico, artistico ed archeologico locale, vi sono la documentazione dell’ attività degli artisti castellani scomparsi, la ricerca e la raccolta di oggetti e documenti di vita comunitaria, la valorizzazione scientifica e didattica delle raccolte archeologiche.
Nella sezione artistica troviamo il primo importante nucleo delle raccolte castellane, risalente al 1912, quando Giovanni Piancastelli ritornato in romagna dopo il lungo soggiorno romano donò una raccolta di sue opere, disegni a penna e dipinti, per costituire un’ aula pinacoteca. Era collocata presso il Convento dei Cappuccini e fu riordinata da Antonio Corbara nel 1960.
L’altro gruppo estremamente significativo per qualità e quantità è quello delle opere di Giuseppe Guidi, con acque forti, smalti e ceramiche, legato al museo dalla figlia Camilla Guidi, mentre alla disponibilità degli eredi si deve il restauro di un grande gesso dorato e la presenza di alcuni significativi bronzetti dello scultore Angelo Biancini.