Il museo espone reperti di età neolitica proveniente da contrada Stretto-Partanna. Un prezioso archivio storico pergamenato risalente al XIV sec. donato al comune di Partanna dalla famiglia Turrisi-Grifeo.
Un particolare riguardo merita il “Cranio trapanato”, risalente all’Età del Bronzo antico, rivenuto nel deposito funerario di una grotticella di contrada Stretto, e al momento in prestito temporaneo da parte del Museo Archeologico Regionale Salinas di Palermo. Si tratta di un cranio con un ampio foro occipitale praticato mentre il soggetto era in vita. Il soggetto sopravvisse a questa “operazione” molto frequente nell’ambito della civiltà del Bicchiere Campaniforme. Una primordiale pratica magico-chirurgica probabilmente praticata per curare malattie mentali.