Il Museo civico della Storia e della Memoria è suddiviso in tre settori e racchiude l’orgoglio e le ferite della città di Isernia.
Uno spazio, infatti, è dedicato al bombardamento americano del 10 settembre 1943, quando sulla città furono scaricate tonnellate di bombe per sbarrare la strada ai tedeschi in ritirata. Qui sono esposte le divise dei vari eserciti che combatterono a ridosso della linea Gustav, gli effetti personali dei soldati, le loro armi e ciò che resta di alcune delle gigantesche bombe sganciate dagli alleati, ma soprattutto, in una sorta di sacrario, sono riportati tutti i nomi delle persone che quel giorno persero la vita.
La seconda sezione del Museo è riservata a Celestino V - il Papa del "gran rifiuto" nella concezione dantesca - cui Isernia diede i natali. Nella sala è riproposta, in maniera permanente, la mostra fotografica “Il cammino di un Santo” organizzata dalla diocesi di Isernia-Venafro in occasione dell’arrivo in città delle le reliquie del Santo in occasione degli 800 anni dalla sua nascita.
La terza sezione rappresenta un viaggio nella storica arte del tombolo, il merletto isernino. Nelle varie sale, al piano superiore della palazzina adiacente la fontana Fraterna, sono esposti sia gli strumenti di lavoro, dal cuscino d’appoggio ai fuselli, passando per i filati e i disegni, che i tanti capolavori di tale arte nelle versioni tradizionali (specificamente la biancheria per la casa), ma anche nelle rivisitazioni più moderne (intimo e gioielli).