Il Museo è situato nel corso Vittorio Emanuele, nella zona detta "Sa Piatta", in un palazzo ottocentesco. L'edificio, su tre piani, è il risultato dell'accorpamento di più abitazioni e costituisce, con le sue volte affrescate e i suoi arredi, una bella testimonianza di abitazione borghese del centro storico bosano.
Casa Deriu è uno degli edifici più belli del lato destro del corso, precedente al progetto urbanistico di Pietro Cadolini, risistemata nel 1838, come testimonia la scritta sul lato del portone. Le mostre dei due portoni di facciata, realizzate in trachite rossa lavorata a mano, sono arricchite da trabeazione aggettante e colonne scolpite. L'androne d'ingresso è caratterizzato dalla presenza di tre archi, tipica delle abitazioni bosane. Il primo arco consente l'accesso ai magazzini, il secondo al vano scala ed il terzo ha funzione ornamentale.
In mostra 18 opere provenienti dal Convento dei Cappuccini di Bosa e appartenenti al Fondo edifici di culto (Fec). Le opere, appena restaurate, consistono in sedici dipinti ad olio su tela e due statue lignee policrome raffiguranti San Francesco che risalgono al XVIII secolo e sono attribuite ad autori di scuola sarda e sarda-napoletana. Infatti a Bosa, intorno al XVII secolo si assiste all'incontro della tradizione gotico-catalana con le nuove forme del manierismo severo, approssimativamente rinascimentali e classicheggianti che portarono nel 1609 alla fondazione del Convento dei padri cappuccini con l'annessa chiesa dedicata alla Madonna degli Angeli.
La visita al museo include l'accesso al terzo piano dove è custodita una preziosa raccolta delle opere di Melchiorre Melis e alla Piancoteca Antonio Atza.