Istituito nel 1935, il Museo Giovanni Boldini è la più importante raccolta pubblica di opere del maestro ferrarese che, trasferitosi prima a Firenze, poi a Londra e infine a Parigi, divenne uno dei protagonisti indiscussi della cosiddetta Belle Époque.
Il fondo raccoglie più di sessanta dipinti e oltre un migliaio di opere su carta, tra pastelli, acquerelli, disegni e incisioni, oltre a un ricco nucleo di lettere, documenti, oggetti personali e arredi provenienti dalla casa-atelier parigina di boulevard Berthier. Per ricchezza e qualità, la raccolta ferrarese consente di documentare l’intera carriera dell’artista e ogni aspetto della sua ricca e variegata produzione: dalle opere della giovinezza e degli anni trascorsi nella Firenze dei macchiaioli, quando Boldini si distinse per un’interpretazione del tutto nuova del ritratto, alle audaci esperienze condotte nella Parigi degli impressionisti, tra gli anni Settanta e Ottanta del secolo; dai grandi ritratti ufficiali a figura intera per i quali divenne celebre in tutto il mondo e dei quali il Museo conserva alcuni dei massimi capolavori, alle più intime sperimentazioni pittoriche boldiniane costituite da raffinate nature morte, splendide vedute di Venezia, paesaggi e singolari scene d'interni.