L'antiquarium di Sambruson ospita numerosi reperti archeologici, per lo più di epoca romana, rinvenuti nel 1950 durante gli scavi realizzati dal prof. Lino Vanuzzo, appassionato di storia locale. La grande quantità di ceramiche di uso domestico, di frammenti di affreschi e mosaici e di elementi costruttivi rende ipotizzabile la presenza di un significativo insediamento. Le fonti antiche indicano, nell'odierna Sambruson, un importante luogo di sosta per la logistica del territorio: la mansio Maio Medauco, così denominata per la sua vicinanza a un ramo del fiume Brenta, il Meduacus Maior.
Presso l’Antiquarium sono presenti alcuni reperti di presunta epoca preistorica, ceramiche e marmi rinascimentali e, soprattutto, pezzi appartenenti all'epoca romana. Questi ultimi sono ascrivibili ad un arco cronologico che dalla fine del III sec. a.C. arriva al II sec. d.C. inoltrato e, per alcuni tipi, fino agli inizi del III sec. d.C. I materiali rinvenuti non sono, però, inseribili in un contesto archeologico.