Il museo, dedicato a Isidoro Falchi, scopritore di molti resti dell'antica Vetluna etrusca, espone i reperti etruschi trovati nelle tombe e negli scavi effettuati nella città. Gli oggetti, datati tra il X ed il I secolo a.C., dimostrano il ruolo di primo piano che Vetulonia occupava all'interno delle città etrusche contemporanee.
Il percorso didattico è allestito al fine di documentare la storia e l'evoluzione di Vetulonia dalle prime fasi villanoviane (IX sec. a.C.) fino alle ultime testimonianze di epoca romana (I sec. a.C.), passando per i corredi provenienti dalle necropoli di epoca orientalizzante ed arcaica e le fasi ellenistiche della città vera e propria. La visita inizia dal piano superiore, raggiungibile con l'ascensore o tramite una scala poco oltre la biglietteria, per continuare al piano terra una volta scesi nuovamente. All'ingresso è posizionata una riproduzione in gesso del Trono di Claudio, bassorilievo in marmo rinvenuto a Cerveteri nel 1840 che raffigura le personificazioni di tre fra le maggiori città etrusche della dodecapoli: Tarquinia, Vulci e Vetulonia.