Il Museo Archeologico Comunale fu fondato nel 1983 per ospitare i più importanti materiali di scavo rinvenuti nel comune di Carmignano. Ampliato in due successive riprese, nel 1987 e nel 1992, è stato a lungo nei sotterranei della villa medicea, mentre oggi è stato riallestito nel borgo di Artimino, nelle antiche stalle granducali, addossate all'esterno della cinta muraria.
Vanta una collezione di reperti soprattutto etruschi che sebbene piccola, è composta da alcuni pezzi di straordinario pregio e di grande interesse scientifico perché in alcuni casi sono i ritrovamenti più a settentrione nel loro genere e quindi in un certo senso delimitano l'area di influenza etrusca conosciuta per alcune tipologie di oggetti e materiali. In effetti la scoperta di una città etrusca ad Artimino rappresenta una tappa importante nella conoscenza della presenza etrusca a nord dell'Arno. L'area del Montalbano doveva rappresentare una zona di transito tra l'Etruria interna e gli insediamenti etruschi oltrappenninici (come Marzabotto) e con quelli sub-appenninici posti nell'area pedecollinare sul bordo della piana fiorentina (come Fiesole). Oggi la consapevolezza di una presenza etrusca, non occasionale o di transito, nella Toscana settentrionale si è consolidata con la scoperta dell'insediamento urbano di Gonfienti.
I reperti del museo coprono un arco cronologico che va dal VII secolo a.C. alla prima età romana imperiale, e provengono dall'area urbana di Artimino e dalle necropoli di Prato Rosello, e di Comeana (Tombe di Boschetti e Tumulo di Montefortini). Lungo le pareti sono allineate alcune steli e cippi arcaici, oltre a delle urnette cinerarie del periodo ellenistico.
I migliori reperti appartengono al Tumulo di Montefortini ed alla Tomba dei Boschetti, tra i quali un elegante incensiere in bucchero a traforo, scelto come simbolo del museo, e uno splendido corredo per il cerimoniale del vino, con un grande cratere per la mescita, decorato a figure rosse con personaggi legato ai riti dionisiaci iniziatici, in ottime condizioni di conservamento, e il corrispettivo servizio da simposio in bronzo, con tutta una serie di contenitori e strumenti per la preparazione, il filtraggio e il servizio del vino.
Più recente è la sala che ospita una riproduzione della Tomba del Guerriero, dove sono stati trovati gli oggetti esposti in una vetrina, tra i quali la spada e la lancia in ferro.