Nei restaurati spazi dell'antico e prestigioso Palazzo Sanvitale, ha sede il Museo dedicato ad Amedeo Bocchi, artista parmigiano di nascita e romano d'adozione, che ha impresso all'arte del secolo appena trascorso il segno di una poesia sognante e malinconica che sa declinarsi in colori dalle forti capacità evocative.
Nato dal desiderio di promuovere la conoscenza del pittore, il Museo espone alcuni tra i dipinti più belli della sua produzione. Il nucleo della raccolta è stato donato dalle eredi alla Fondazione Monte di Parma che ha provveduto poi ad accrescerla tramite ulteriori significative acquisizioni. Inaugurato nel 1999, il Museo è stato recentemente riallestito per dedicare maggiore spazio alle opere del pittore e creare un percorso in cui il visitatore, isolato dai suoni della nostra contemporaneità, possa riscoprire l'intima poesia del mondo creato da Bocchi.
L'allestimento a pannelli mobili inseriti entro strutture metalliche ha permesso di salvaguardare gli importanti affreschi e gli antichi intonaci che ornano l'ala più antica del palazzo, offrendo una struttura di servizio a supporto delle luci e del sistema espositivo e uno sfondo che valorizza la singola opera d'arte e garantisce la fruizione didattica del Museo.
Seguendo l'esposizione cronologica il visitatore rivive il percorso umano del pittore, scandito dagli affetti di cui è troppo presto privato, e quello pittorico, segnato dalla inesausta ricerca luministica ed estetica, fulcro del suo operare artistico. Dipinti ad olio, acquerelli, pastelli, prove di affresco, disegni, bozzetti e sculture si svelano a poco a poco palesando la parabola artistica di Bocchi, in cui è possibile leggere in trasparenza i riferimenti culturali del secolo appena concluso. Ritratti, nudi, paesaggi, temi religiosi, progetti decorativi per interi ambienti, si susseguono nelle sale consentendo di ripercorrere il suo iter progettuale e creativo e restituendo il sottile variare del suo stile nel tempo.