La storia del MuMa è intimamente legata a quella di un fatto di cronaca, che vide coinvolto un giovane capodoglio maschio di circa 10 metri denominato Siso. Questo cetaceo rimase impigliato, nel giugno del 2017, in una rete illegale a largo delle Isole Eolie. Lanciato l'allarme, intervenne immediatamente una motovedetta della Capitaneria di Porto per cercare di salvarlo, ma nonostante gli sforzi dopo qualche giorno il corpo del Capodoglio venne avvistato senza vita nelle acque di Capo Milazzo dove era stato trasportato dalla corrente.
Il museo è costituito da una grande sala centrale, antica sede della Chiesa di Santa Maria e da altri tre ambienti ubicati ad un livello inferiore.
Il percorso museale si sviluppa come un viaggio dantesco. Oltrepassato lo scheletro del capodoglio (Physeter macrocephalus) si giunge ad una scala che intende simulare la discesa agli inferi di Dante ma ad accogliere il visitatore, invece delle fiamme, c'è la plastica raccolta in spiaggia dai volontari. Oltrepassato questo ambiente si giunge alla libreria, allegoria del Purgatorio, in cui viene incoraggiato l'approfondimento della protezione ed educazione ambientale, in particolare dell'ambiente marino. Nell'ultima sala caratterizzata da un'installazione artistica interattiva, allegoria del Paradiso, il visitatore termina il percorso simbolico di crescita spirituale e riappacificazione con la natura ed il mare.
Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.