Formata da 230 pezzi provenienti direttamente dallo studio dello scultore, è uno dei rari esempi in cui una raccolta riesce a documentare esaurientemente l'intero arco produttivo di un artista. Il museo, nato grazie alla generosa donazione della famiglia dello scultore alla sua città natale, costituisce il giusto riconoscimento nei confronti di un artista nodale per la comprensione e la definizione della scultura italiana primonovecentesca.
Le opere, presentate con un ricercato allestimento espositivo, convivono felicemente con l'edificio storico caratterizzato da grandi sale, scandite dal ritmo delle finestre e affiancate da salette più piccole. Al piano terra sono collocati i gessi studiati da Andreotti per i monumenti ai Caduti di Milano e Bolzano, che introducono e concludono il percorso museale il quale prosegue, con un ordine cronologico di realizzazione dell'artista, al secondo e terzo piano. Al piano secondo si trova l'Archivio Andreotti che comprende manoscritti, riviste e foto d'epoca: anche questo donato al Comune dalla famiglia.