La costituzione della raccolta di gessi, formati su originali greci etruschi e romani, si deve al prof. Filippo Magi (Firenze 1905-1986) professore ordinario di Archeologia e Storia dell'arte greca e romana e di Etruscologia e Antichità italiche presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dal 1960 al 1975 e negli stessi anni Direttore degli Studi e Ricerche Archeologiche nella Città del Vaticano presso la Direzione Generale dei Monumenti, Musei e Gallerie Pontificie, dove lavorava dal 1935 e di cui fu Direttore incaricato dal 1954 al 1960.
La collezione offre una visione relativamente completa dei capolavori dei maestri dell'antichità e la possibilità di esaminarli in copia diretta in gesso: conta 82 esemplari di arte greca, etrusca, romana, tra cui alcuni di alto valore antiquario. Di rilievo il Nilo realizzato da Antonio Canova, il Marte di Todi, la Chimera d'Arezzo, l'Arringatore. Sono presenti inoltre anche calchi tratti da rilievi monumentali e funerari e un plastico dell'arco di Traiano a Benevento.
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