La Galleria Parmeggiani è un interessante episodio collezionistico che ha visto confluire a Reggio Emilia nel 1925, all’interno di un palazzo fatto erigere appositamente da Luigi Parmeggiani, tre collezioni ottocentesche: dipinti, mobili e tessuti che appartengono alla raccolta del pittore, collezionista e antiquario Ignacio Leon y Escosura, armi e oreficerie provengono dalla bottega parigina Marcy, mentre una sala è dedicata alla produzione pittorica di Cesare Detti.
Tra le opere più pregiate si possono notare i tre dipinti cui lo stesso Parmeggiani diede particolare rilievo collocandoli al centro della sala: il Ritratto del Principe Carlos di Borbone di Herrera Barnuevo e precedentemente attribuito a Velasquez; il Trittico del XVI oggi attribuito al maestro di Bruges e in passato riferito a Van Eyck; il Salvatore Benedicente di sicura attribuzione a El Greco. Degni di nota sono anche il San Michele Arcangelo del XV secolo, il Retablo d’altare, anch’esso del XV secolo e il dipinto intitolato Il matematico realizzato nel 1644 da Jusepe de Ribera detto lo Spagnoletto.