Nel 1958 fondò la Stayer, amante dell’arte (“espressione diretta di una civiltà, della sua storia, del suo futuro”), in più di quarant’anni ha creato oltre seicento opere d’arte, sempre sperimentando materiali nuovi: troviamo infatti opere in creta, marmo, legno, ferro, rame, bronzo, dai pochi centimetri di altezza agli oltre due metri e mezzo del cavallo che posiamo ammirare in via Bologna, a Ferrara, fino ai quattro metri e mezzo del Cristo posto nel sagrato dinnanzi alla chiesa di Tresigallo (FE).
Senza timori, Piva partì dal figurativo sino a sviluppare uno stile artistico personalissimo, ben riconoscibile, costituito da strutture geometriche squadrate, a volte desunte dal corpo umano. Temi ricorrenti sono la Donna, la danza, i cavalli, gli uccelli, la morte, il concepimento.
Molte sue opere, oggi sono visibile nella “Collezione Mario Piva“, un vero e proprio Museo privato dove, con grande leggerezza, è possibile seguire l’evolversi dello stile del maestro da alcune delle prime opere sino a quelle recentissime.