La Certosa di Firenze è un ex monastero dell'Ordine Certosino che si erge sul Monte Acuto, alla confluenza dell'Ema con la Greve in zona Galluzzo, circondata da un'alta cerchia di mura.
La Certosa è composta da vari edifici: chiesa, sala capitolare, sagrestia, refettorio, chiostri, officine ed abitazioni per i monaci ed i conversi. Venne progettata per accogliere al massimo 18 monaci di clausura e 5 fratelli conversi, come si può notare dal numero di abitazioni presenti in tutta la struttura. I monaci di clausura disponevano di una cella piuttosto grande, poiché vi dovevano trascorrere la quasi totalità della loro esistenza, in meditazione.
La prima struttura che si incontra arrivando al complesso dalla strada è il blocco merlato di palazzo Acciaiuoli, o palazzo degli Studi, che venne eretto da Jacopo Passavanti e Jacopo Talenti per i soggiorni privati di Niccolò Acciaiuoli. Qui egli avrebbe potuto ritirarsi nella tranquillità del monastero ed accogliere fino a cinquanta giovani da avviare allo studio delle arti liberali però alla sua morte il palazzo era completato solo fino al primo piano e solo alla metà del Cinquecento venne terminato.
Al primo piano, accessibile da un ampio scalone che parte dal piccolo piazzale vicino l'ingresso principale della Certosa, si trovano invece due saloni, dove è collocata la Pinacoteca. La prima sala della Pinacoteca è un vasto salone coperto a capriate, che sulla parete sinistra accoglie i cinque affreschi con Scene della Passione staccati dalle lunette del chiostro grande, che furono realizzati dal Pontormo (1523-1525) durante il suo soggiorno alla Certosa per sfuggire all'epidemia di peste che imperversava a Firenze.
L’interno della Certosa è accessibile mediante turni di visita guidata della durata di un’ora circa. Per singoli, coppie o piccoli nuclei famigliari non è necessaria la prenotazione, sarà sufficiente presentarsi qualche minuto prima del turno di visita.
Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.