Quasi 250 reperti, tra ceramiche, bronzi e monete, del periodo medievale rinvenuti da Gioacchino Bruno, fra i primi a trascorrere interi giorni alla scoperta di sentieri ormai impraticabili dell’antica Sortino e che da decenni dedica le sue energie alla valorizzazione del territorio, grazie anche all’iniziale supporto di SiciliAntica. E così per la prima volta sono esposte campanelle, fischietti, piccole statue votive, posate di rame e di bronzo e ancora, materiale in terracotta: cocci di vasi di contenitori vari che, come spiegato da Gioacchino Bruno, si trovano in ogni abitazione.