La chiesa costituisce un notevole esempio di stile gotico e fu costruita per volere dei conti di Walsee, signori di Duino, tra il 1399 e il 1472; l’edificio fu gravemente danneggiato durante le guerre mondiali e ricostruito alla fine degli anni Quaranta. La planimetria a navata unica è caratterizzata dall’abside poligonale, retta da robusti contrafforti a spiovente; in essa si aprono 5 finestre a doppia lunetta trilobata.Nello stesso suggestivo sito, in vicinanza delle risorgine del fiume Timavo, in precedenza si trovava un tempio pagano, di cui rimangono testimonianze epigrafiche, riutilizzate negli edifici successivi e tuttora visibili nell’area. Il luogo fu poi occupato da una basilica paleocristiana, i cui resti sono conservati nel presbiterio della chiesa attuale: si tratta di lacerti di mosaico del V secolo d.C. con elementi geometrici ottagonali, motivo ricorrente pure in analoghe strutture ad Aquileia e nel Battistero di Grado. Ad età paleocristiana e alto-medievale risalgono anche elementi di arredi in marmo visibili nella chiesa. Il toponimo “Tuba” deriva forse da tumba, in considerazione delle lapidi rinvenute presso il sito, o dal vocabolo latino tuba che designa un condotto naturale o artificiale delle acque, in relazione al vicino fiume sotterraneo.