L’Antiquarium è allestito all’interno dei locali del Palazzo Comunale, costruito nel X°-XI° secolo; si tratta di un piccolo museo a carattere didattico distribuito su due piani.
Il piano terreno ospita due sezioni: la prima dedicata alla produzione della ceramica fine da mensa di età romana, la seconda dedicata ai commerci fluviali. Tutto il materiale esposto nelle vetrine proviene dallo scavo archeologico di Scoppieto.
La prima sezione illustra con pannelli tutte le fasi di realizzazione della ceramica fine da mensa, la cosiddetta sigillata italica, caratterizzata da una superficie brillante rossa- arancione, prodotta tra la metà del I° sec. a.C. e la metà del I° sec. d.C., varie tipologie di fornaci e le forme dei vasi lisci e decorati.
Nella prima sala sono visibili: la ricostruzione di una fornace a doppia camera ritrovata nello scavo archeologico di Scoppieto, delle vetrine in cui sono esposte varie tipologie di vasi in sigillata italica, matrici e punzoni di argilla per l’esecuzione dei motivi decorativi.
La seconda sezione è allestita con vetrine contenenti lucerne di varie tipologie e decorazioni, una piccola raccolta di monete, alcune forme di sigillata chiara o africana (un particolare tipo di ceramica prodotta dalla fine del II° sec.d.C. al V° sec. d.C., di minor qualità rispetto alla sigillata italica ma di minor costo) ed alcuni esemplari frammentari di anfore. I
Il piano interrato ospita la terza sezione, tutta dedicata ai reperti archeologici dall’epoca protostorica (XIII° secolo a.C.) all’età barbarica (VI° sec. d.C.), provenienti da tutto il territorio comunale di Baschi, oggi custoditi in vari musei italiani e illustrati tramite pannelli, ed un cippo dedicatorio al Dio Tiberino.